Semplicità non povertà espressiva per i poeti dell'ulivo, ma un tentativo di dare continuità alla poesia italiana attraverso esperimenti di poesia immediata, quei legami immediati che stringono in un sentimento unico e variegato autore/lettore. Lo straordinario intreccio di emozioni e sensazioni che appartiene all'anima del cosmo, del mondo, dell'Io si dipana allora nelle menti dove parola e suono si fondono in quel "qualcosa che si sente ma che non si può dire". I poeti dell'ulivo credono che tutta la poesia ha cittadinanza di essere tale quando almeno una goccia di quest'anima universale si è posata in un verso, evocando ancestrali bisogni. La Poesia che vibra da una metafora, che scuote attraverso un ritmo, che perfino "odora" di un colore un profumo, un'immagine è sicuramente una poesia viva...senz'anima non vi è poesia.
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