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GLI ULIVI: L'infinito è più vicino



Quei giramenti, quei profumi, quei baci infiniti, rinasceranno...
Charles Baudelaire

Ciascuno di noi è, in verità, l'immagine del grande gabbiano, un'infinita idea di libertà, senza limiti...
Richard Bach

Non accontentarti dell'orizzonte, cerca l'infinito...
Jim Morrison





Ogni gesto è infinito 


Ogni gesto è infinito
quando uno è solo in una stanza
rallentato quasi allo zero
anche solo stappare una bottiglia
osservare un bicchiere vuoto
alzarsi per nascondere l'orologio
(un suono spalanca il silenzio
dichiara il tempo abolito).
Se non fosse possibile dirlo più
e le dita si arrestassero vuote, un passaggio
certo, prima che una sola
parola mi venga impedita.


(Antonio Porta)








Se cerco l’infinito



Se cerco l’infinito dentro di me
mi sfugge l’animale
che nutro e sazio di lusinghe
per te,
avrei voluto esserti madre
per farti assaporare il latte
dell’idea primordiale,
o padre per ammantarti
nella stretta indivisibile
dell’essere mia carne,
ma siamo solo amanti stremati
nell’incompiutezza dell’essere
e ci svegliamo bagnati
dalle nostre incertezze
ineluttabili
come vuoti di carezze
che non abbiamo reso,
rasoi a pendolo dietro le vetrate
come baci dati agli spigoli.

Se cerco l’infinito dentro di me
è per incontrare l’attimo
in cui ebbi il consenso
di germogliare nel ventre
di mia madre, e quale vento
vi soffiò per condensare
un bagliore in un cedimento,
tu che mi guardi dal mondo
dei rimorsi, dimmi quanto mare
potrò afferrare con le mani
quanta morte dovrà passare
nei miei pensieri, perché io possa
avere una verità, una sola
la stretta commistura
che ci rende un opaco sfilaccio
di stella, tu sei bella ma forse
sei solo l’ombra della mia anima
e per questo ti ho graffiata
e corrosa camminando in bilico
sulla coda del plenilunio!

(Giancarlo Serafino)

3 commenti:

  1. Un intimo viaggio nel proprio essere alla ricerca delle proprie origini , fino al momento del concepimento nel grembo della madre, per scoprire attraverso quella soglia l' infinito che forse ci apparteneva prima e di cui conserviamo un frammento . Il corpo e lo spirito, "amanti stremati nell' incompiutezza dell' essere" in una stretta commistura che ci rende "sfilacci di stella". Un tentativo di aggrapparsi a qualcosa che irrimediabilmente ci attrae e che forse non esiste : un' anima che ci riporti l' infinito. Riflessioni da cui scaturisce una poesia di forte impatto emotivo , molto bella.

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  2. Per diventare albero
    fa uscire le gemme dal muschio
    occorre un terreno più morbido e cauto
    e senza veleni. Per questo,
    compagno che ascolti, conserva
    queste parole, segnali del dove
    del come dalla morte che incrosta
    ci libera la pioggia che increspa.
    È solo il senso che affermo:
    ha forma di albero informe,
    un melo, un arancio più scuro.
    lo sono una ragazza di lucida scorza
    di foglie che annusano il seme
    che bevo.
    Non ho né principio né fine
    ch'io possa vedere o palpare,
    mi puoi annusare, odorare,
    svanire.
    Finito di scrivere il 1.2.85
    Antonio Porta

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